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Ibu Robin a guerrilla midwife

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On her way out from the restaurant in Ubud, the blonde young woman stops at my table, smiling. I’m wearing my Bumi Sehat T-shirt, the one with the big beautiful logo of a birthing mother, and every time I’m wearing it women either smile or talk to me. ”I’m a midwife from California” she says ”are you a volunteer at Bumi Sehat? Isn’t it such a beautiful place? Aren’t they doing a great job?”. Bumi Sehat is a birthing centre that gives free-care and free-prenatal assistance to poor Indonesian women, the warm attention that its logo draws from locals and westerners is the evidence of how much well known Bumi Sehat is around Ubud. The driving force behind the clinic is CNN Hero for 2011 Ibu Robin Lim, a Philipino- American midwife who’s been living in Ubud since 1993 together with her large family of eight children and a husband. A very energetic woman on her 50s, Robin is also a poet and a writer. A restless campaigner, she regularly tours Europe and The States talking on gentle b

Shiva Vandana "Pratico quello in cui credo ed è dare"

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Shiva Vandana & me Ubud 2014  “Non mi sono mai preoccupata di costruire la mia reputazione, ho solo fatto quello che c’era bisogno di fare. Ho vissuto secondo la mia coscienza. Ho vissuto una vita d’integrità mettendo in pratica quello in cui credo: dare. Certamente tutto questo è sembrato minaccioso a un sistema che non crede nell’integrità e compra ogni cosa. Un sistema che se ha bisogno di un giornalista se lo compra, se ha bisogno di uno scienziato, ne compra uno, così se ha bisogno di un politico. Quando compri tutto quello che vuoi, non sai come comportarti con qualcuno che non vende e non compra, ma dà”.  E’ la risposta di Vandana alla mia domanda come ha fatto a diventare una tra le dieci persone più influenti in Asia quando tutto quello che aveva quando ha iniziato, era un’educazione scientifica di alto livello e una famiglia che la sosteneva, ma aveva lo svantaggio di essere una donna ed essere indiana. Come ha fatto a non venir schiacciata da quello che lei ch

Anna Maria Crispino direttora della rivista Leggendaria e Silvia Neonato redattrice

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Nella dolce cornice di questa fine estate al Pigneto, quartiere di Roma, mentre si svolge con grande partecipazione il Festival delle scrittrici InQuiete, colgo l'occasione per parlare con Anna Maria Crispino direttora della rivista, da molte di noi amata, Leggendaria. Partiamo dagli inizi: com'è nata Leggendaria? E' nata come inserto letterario di Noi Donne nel 1986 ed è vissuto per dieci anni insieme alla sua mamma, diciamo; ad un certo punto però ci siamo accorte che le lettrici dell'una erano diverse da quelle dell'altra ed è così che nel 1997 siamo diventate testata autonoma. Siamo entrate nel ventunesimo anno d'attività con una grande continuità, il gruppo originario è rimasto quello, forte e coeso, a cui negli anni si sono aggiunte numerose collaboratrici assidue. Abbiamo lavorato tanto negli ultimi anni per tessere relazioni con le donne più giovani perchè ci sembrava che la redazione avesse bisogno, non solo, di punti di vista diversi, ma

Giovanna Foglia

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“Trova il tuo posto nel mondo, le tue compagne e vivi l’utopia” Giovanna Foglia, milanese classe 1956, è una donna che mette le molte energie, la fantasia, lo spirito pratico e sopra tutto il suo cospicuo patrimonio al servizio della causa delle donne. "Perché questa scelta di campo?" le chiedo: “Le donne sono quelle che hanno meno soldi e meno possibilità” mi dice Giovanna nella nostra prima intervista via skype “ A peggiorare le cose poi c'è l'invidia diffusa che ci mette l'una contro l'altra. Aiutare le donne è una scelta di campo ma in realtà significa aiutare la società intera a migliorare. Sono diventata femminista da giovanissima ma allora non avevo soldi per realizzare granchè a livello collettivo, ho potuto farlo solo quando ho messo in piedi il Trust che sviluppai poi con l'aiuto di altre socie a partire dal 2004”. Il Trust vuole aiutare concretamente le donne finanziando le loro idee e progetti, ben sapendo quanto sia difficile per le

Simonetta Agnello Hornby

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Simonetta Agnello Hornby Avvocata Lo studio di avvocate fondato nel 1979 con la collega Levy, è stato il primo in Inghilterra a creare un settore dedicato esclusivamente alla violenza domestica e sui minori. In seguito Simonetta insegnerà diritto dei minori all’università di Leicester. Da alcuni anni è impegnata in un progetto in collaborazione con il dipartimento di Sociologia dell’università La Bicocca di Milano che Simonetta ha contribuito a finanziare con i proventi del suo libro “Il male che si deve dire” scritto in collaborazione con la professoressa Marina Calloni direttrice del progetto per il primo anno 2013. Il primo romanzo La scrittura arriva tardi nella vita dell’avvocata Simonetta, il suo primo libro “La mennulara” cioè la raccoglitrice di mandorle come viene chiamata in Sicilia, è pubblicato nel 2002 dalla Feltrinelli. Chiedo a Simonetta: “Lei vive a Londra dal 1972, ha iniziato a scrivere nel 2000 e solo il suo quarto libro “Vento scomposto” è ambientato a