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Una donna per le donne

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  Ester Rizzo è nata a Licata, per l'editore Navarra ha pubblicato Camicette bianche. Oltre l'8 Marzo (2014), Le 1000. i primati delle donne (2016), il suo primo romanzo Le ricamatrici (2018) e recentissimo Donne disobbedienti (2020)     Ester ho visto che tu sei co-responsabile regionale dell'associazione nazionale “Toponomastica femminile” quando è iniziata questa tua collaborazione? L'associazione ha come finalità l'intitolazione delle strade alle figure femminili non certo per un capriccio ma perché, dopo uno studio accurato, un censimento di tutti i paesi e di tutte le città d'Italia, è risultato che le donne sono solo il 4% del totale. Se poi pensiamo che di questo 4% la metà sono strade intitolate a sante e madonne e l'intitolazione alle donne reali, i personaggi storici, della cultura sono veramente poche, riteniamo quindi che questa percentuale sia veramente inadeguata e vada ridimensionata. Tra tante collaborazioni abbiamo avuto quell

Rosy Battaglia: un nome un destino

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  UN NOME UN DESTINO INTERVISTA RIBELLE A ROSY BATTAGLIA   19 Nov 2020 -  Di Fiorella Carollo XR Magazine  Letture Ribelli  Società Giornalista d’inchiesta e civica, è l’ideatrice di Cittadini Reattivi, piattaforma di crowdsourcing journalism e del progetto Storie Resilienti sulle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute, da cui sono nati i doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” e “Io non faccio finta di niente”. Giornalista ambientalista, tra le prime promotrici in Italia del data journalism, civic journalism, engagement journalism e per questo pluri-premiata in Europa. Nel 2013 ha attivato un progetto di giornalismo online con la piattaforma Cittadini Reattivi che poi è diventata anche un’associazione di promozione sociale e una Scuola di Cittadinanza Reattiva per i diritti all’informazione. Nonostante tutto questo, Rosy Battaglia fatica a trovare spazio con le sue inchieste su ambiente e salute, le ragioni ce le spiega nell’intervista. Alla base del l

Carla Vistarini: prendo la vita come va

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Carla Vistarini “Prendo la vita come va” L’ultimo libro di Carla Vistarini "Se ricordi il mio nome"   in pochi mesi dalla sua uscita ha raggiunto le prime posizioni nelle vendite di narrativa, classifica Ibs. Secondo l'autrice, il successo è nato soprattutto dal passaparola delle lettrici e lettori che l’hanno amato, consigliato e regalato. Gli stessi fedeli lettori, e anche di più, avevano portato in classifica   il suo romanzo precedente quel " Se ho paura prendimi per mano" di cui "Se ricordi il mio nome " è, in parte,   il sequel . I protagonisti infatti sono gli stessi: una piccola bambina senza nome, travolta da un destino drammatico, che i lettori a furor di popolo hanno denominato la nanetta; lo strano, particolare personaggio che le fa da angelo custode, un vagabondo dal passato turbolento detto Smilzo;   un detective con la mania dell'onestà, una banda di pittoreschi, umanissimi comprimari e, sullo sfondo, Roma e il suo

Alessia Cerantola: Parole d’ordine “innova, viaggia e collabora”

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Alessia Cerantola Nominata “Una delle tre giornaliste più innovative   in Europa”   a dirlo è niente meno che il Pointer Institute di St. Pittsburg, Florida, la scuola di giornalismo più quotata negli Stati Uniti. A soli 37 anni, ha già alle sue spalle il premio più ambito in assoluto per un giornalista: il Pulitzer. L’ha ricevuto nel 2015 come componente della squadra internazionale di giornalisti, che ha investigato sullo scandalo dei Panama Papers . Un’inchiesta unica nel suo genere, che farà la storia, premiata per dare una direzione al giornalismo del domani: 380 giornalisti sparsi in 83 paesi hanno collaborato per investigare una mole immensa di dati, riguardanti compagnie e individui, dal Giappone agli Emirati all’Italia, che hanno aperto conti offshore- i cosiddetti paradisi fiscali - per evadere le tasse. Alessia era parte della squadra giapponese assieme alla collega Scilla Alecci e con altri quattro giornalisti che hanno lavorato per l’Espresso, sono i prim

Nicoletta Dentico "A woman on a mission"

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Disarmare i potenti della terra Appartiene a quella tempra di toscanacce che sempre più spesso mi capita d’incontrare e di cui ormai mi sono fatta una certa idea: hanno una marcia in più. Agguerrita e simpatica, dal piglio sicuro e dall’energia travolgente, Nicoletta ha un curriculum “a prova d’invidia”: una donna dall’ispirazione internazionalista che ha iniziato lavorando come giornalista per la televisione giapponese NHK, per Mani Tese fin da giovanissima ed è stata direttrice di Medici senza frontiere per quattro anni e mezzo “vissuti pericolosamente”.  Ha iniziato il cammino professionale con la campagna "Mercanti di morte" che ha portato all'approvazione della legge 185 del 1990 sul commercio delle armi: si tratta di una legge ancor oggi all'avanguardia che ogni anno rende pubblici i nominativi delle banche che finanziano la produzione delle armi.   E’ stata impegnata per anni in importanti campagne internazionali, come la campagna per la messa al ba