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Afghanistan, il tam tam solidale che si è diffuso per iniziative di sostegno alle donne afghane di Fiorella Carollo La società civile delle donne si è messa subito in moto: chi attingendo alle proprie conoscenze, chi al proprio conto bancario, chi sollecitando, mobilitando, coordinando, chi aprendo campagne di raccolta fondi in Rete 04 SETTEMBRE 2021 4 MINUTI DI LETTURA ROMA - La società civile delle donne, il lunedì dopo Ferragosto ha reagito senza indugio alla notizia della presa di Kabul per mano dei talebani, da quel momento liberi di imporre il loro ordine sul paese. In Italia, ma non solo, in gran parte del mondo occidentalizzato, le donne hanno reagito animate dalla preoccupazione per la sorte delle donne e dei bambini afgani, dallo sdegno per il ritiro precipitoso delle truppe internazionali, un’azione politica che ha messo in pericolo la vita di queste donne e bambini, dalla preoccupazione per il ritorno di un imposto ordine sociale che si rifà a principi di intolleranza n
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UN NOME UN DESTINO INTERVISTA RIBELLE A ROSY BATTAGLIA 19 Nov 2020 - Di Fiorella Carollo XR Magazine Letture Ribelli Società Giornalista d’inchiesta e civica, è l’ideatrice di Cittadini Reattivi, piattaforma di crowdsourcing journalism e del progetto Storie Resilienti sulle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute, da cui sono nati i doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” e “Io non faccio finta di niente”. Giornalista ambientalista, tra le prime promotrici in Italia del data journalism, civic journalism, engagement journalism e per questo pluri-premiata in Europa. Nel 2013 ha attivato un progetto di giornalismo online con la piattaforma Cittadini Reattivi che poi è diventata anche un’associazione di promozione sociale e una Scuola di Cittadinanza Reattiva per i diritti all’informazione. Nonostante tutto questo, Rosy Battaglia fatica a trovare spazio con le sue inchieste su ambiente e salute, le ragioni ce le spiega nell’intervista. Alla base del lav
Una donna per le donne
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Ester Rizzo è nata a Licata, per l'editore Navarra ha pubblicato Camicette bianche. Oltre l'8 Marzo (2014), Le 1000. i primati delle donne (2016), il suo primo romanzo Le ricamatrici (2018) e recentissimo Donne disobbedienti (2020) Ester ho visto che tu sei co-responsabile regionale dell'associazione nazionale “Toponomastica femminile” quando è iniziata questa tua collaborazione? L'associazione ha come finalità l'intitolazione delle strade alle figure femminili non certo per un capriccio ma perché, dopo uno studio accurato, un censimento di tutti i paesi e di tutte le città d'Italia, è risultato che le donne sono solo il 4% del totale. Se poi pensiamo che di questo 4% la metà sono strade intitolate a sante e madonne e l'intitolazione alle donne reali, i personaggi storici, della cultura sono veramente poche, riteniamo quindi che questa percentuale sia veramente inadeguata e vada ridimensionata. Tra tante collaborazioni abbiamo avuto quell
Rosy Battaglia: un nome un destino
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UN NOME UN DESTINO INTERVISTA RIBELLE A ROSY BATTAGLIA 19 Nov 2020 - Di Fiorella Carollo XR Magazine Letture Ribelli Società Giornalista d’inchiesta e civica, è l’ideatrice di Cittadini Reattivi, piattaforma di crowdsourcing journalism e del progetto Storie Resilienti sulle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute, da cui sono nati i doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” e “Io non faccio finta di niente”. Giornalista ambientalista, tra le prime promotrici in Italia del data journalism, civic journalism, engagement journalism e per questo pluri-premiata in Europa. Nel 2013 ha attivato un progetto di giornalismo online con la piattaforma Cittadini Reattivi che poi è diventata anche un’associazione di promozione sociale e una Scuola di Cittadinanza Reattiva per i diritti all’informazione. Nonostante tutto questo, Rosy Battaglia fatica a trovare spazio con le sue inchieste su ambiente e salute, le ragioni ce le spiega nell’intervista. Alla base del l
Carla Vistarini: prendo la vita come va
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Carla Vistarini “Prendo la vita come va” L’ultimo libro di Carla Vistarini "Se ricordi il mio nome" in pochi mesi dalla sua uscita ha raggiunto le prime posizioni nelle vendite di narrativa, classifica Ibs. Secondo l'autrice, il successo è nato soprattutto dal passaparola delle lettrici e lettori che l’hanno amato, consigliato e regalato. Gli stessi fedeli lettori, e anche di più, avevano portato in classifica il suo romanzo precedente quel " Se ho paura prendimi per mano" di cui "Se ricordi il mio nome " è, in parte, il sequel . I protagonisti infatti sono gli stessi: una piccola bambina senza nome, travolta da un destino drammatico, che i lettori a furor di popolo hanno denominato la nanetta; lo strano, particolare personaggio che le fa da angelo custode, un vagabondo dal passato turbolento detto Smilzo; un detective con la mania dell'onestà, una banda di pittoreschi, umanissimi comprimari e, sullo sfondo, Roma e il suo